Ingresso persone sieropositive in America
Una buona notizia apre questo nuovo anno: ERA ORA. GRAZIE OBAMA
Torino, 3 gennaio 2010.
Da domani le persone sieropositive potranno entrare, viaggiare, lavorare e risiedere negli Stati Uniti d’America, cosa proibita fino a oggi.
Diventa infatti esecutiva da lunedì 4 gennaio 2010 la legge, depositata lo scorso 2 novembre, che cancella il divieto di ingresso e permanenza negli Stati Uniti per le persone affette da Hiv/Aids, in vigore dal 1987.
“E’ finalmente finita una ingiusta e pericolosa discriminazione, che per oltre vent’anni ha provocato divisioni nelle famiglie, perdita di opportunità di lavoro, difficoltà nel seguire le terapie, per tante persone sieropositive”, ha dichiarato Alessandra Cerioli, presidente Lila. “Finalmente dopo anni di battaglie delle associazioni e delle istituzioni internazionali che combattono l’Aids, è stato eliminato un divieto assurdo, giustificato dal solo pregiudizio, privo di alcun ragionevole fondamento o di evidenza scientifica. E totalmente inutile, se non dannoso”.
“Lo stigma, la discriminazione, rendono ingiustamente difficoltosa non solo la vita delle persone sieropositive, ma anche ogni iniziativa di prevenzione. La diffusione del virus si combatte con l’informazione, la diffusione del test e l’accesso alle terapie, e non certo con la stigmatizzazione delle persone che ne sono affette”, ha concluso la presidente.
La Lila, soddisfatta per questo importante obiettivo raggiunto, ricorda però che in tanti, troppi Paesi, il divieto di ingresso e permanenza per le persone sieropositive ancora sussiste. In Cina, per esempio, dove si terrà l’Expo 2010. E poi Russia, Australia, Canada… Per un totale di circa 60 nazioni che presentano restrizioni su ingresso o permanenza, e 27 che prevedono la deportazione. Per rimanere nella regione europea (Europa dell’Est e Asia centrale) sono 21 i paesi che considerano ancora le persone sieropositive una minaccia per la salute pubblica e hanno norme discriminatorie nei loro confronti.
La notizia della fine del divieto è arrivata a fine ottobre, quando è stato siglato, sempre da Barack Obama, il Ryan White Hiv/Aids Treatment Extension Act, accompagnata dall’annuncio della volontà di tenere nel 2012 la Conferenza mondiale sull’Aids (che ha cadenza biennale) proprio negli Stati Uniti.
“In previsione della prossima Conferenza mondiale sull’Aids, che si terrà a Vienna nel luglio 2010, Lila insieme alle altre associazioni europee si sta ancora battendo perché un segnale forte dell’impegno nella lotta contro stigma e discriminazione nei confronti delle persone sieropositive arrivi proprio dall’Europa”, ha concluso la presidente Cerioli: “Il segnale che ci aspettiamo è che i Paesi europei e confinanti cancellino queste norme restrittive entro la fine del 2010”.