Le promesse mancate uccidono – Fondo Globale AIDS
Como, 28 settembre 2010. Nei giorni 4 e 5 ottobre a New York si terrà la Terza sessione di Rifinanziamento del Fondo Globale, presieduta dal Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-Moon. Ancora non è dato sapere se e in che forma l’Italia intenda partecipare.
In questi giorni cinque nazioni hanno già indicato quale sarà il loro contributo per il triennio 2011/2013. La Francia verserà al Fondo Globale 1,4 miliardi di dollari, con un incremento del 9% sulla quota del triennio 2007/2009, il Giappone 800 milioni di dollari (+42%), il Canada 520 milioni di dollari (+36%), la Norvegia 225 milioni di dollari (+32%), la Cina 14 milioni di dollari (+133%). Altri donatori annunceranno l’ammontare della loro quota durante il summit di New York.
L’Italia invece non ha ancora versato al Fondo Globale le quote per il 2009, unico fra tutti i Paesi donatori, e per il 2010. La somma ammonta a complessivi 260 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri 30 milioni di dollari, promessi dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante il G8 dell’Aquila, nel 2009.
Perciò la LILA, Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, con la collaborazione dell’Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’Aids e dell’European Aids Treatment Group di Bruxelles, ha promosso una lettera aperta, sottoscritta dalle maggiori associazioni di lotta all”HIV/AIDS e della società civile, per chiedere al Governo e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di saldare il debito italiano con il Fondo Globale e di definire la quota che l’Italia intende versare per il triennio 2011/2013.
È in corso una mobilitazione mondiale in vista del summit di New York. Il nostro Governo e il presidente del Consiglio devono mantenere le promesse fatte di fronte ai cittadini, alla comunità internazionale, al Fondo Globale e ai milioni di persone colpite e infettate da HIV, tubercolosi e malaria in tutto il mondo. Perché le promesse mancate uccidono.
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